L’Automobile Club di Bari è un Ente pubblico non economico senza scopo di lucro, a base associativa, riunito in Federazione con l’ACI.
Da una ricerca storica condotta, si è potuto riscontrare all’interno del Libro “50 anni Auto e Sport” -una pubblicazione dell’ACI risalente al 1948- che l’Automobile Club Bari ha visto la sua fondazione l’11 Febbraio 1925. E’ riconosciuto – con i D.P.R. 16 giugno 1977, n. 665, e 1° aprile 1978, n. 244, emanati in attuazione della legge n. 70/75 – “ente necessario ai fini dello sviluppo economico, civile, culturale e democratico del Paese” ed inserito nella stessa categoria di “enti preposti a servizi di pubblico interesse” in cui la citata legge n. 70/75 ha compreso l’ACI.
Attualmente l’Automobile Club Bari ha competenza anche sulla nuova provincia Barletta-Andria-Trani, sesta provincia pugliese nata nel 2004, che conta 392.863 abitanti.
L’Automobile Club è rappresentativo, nell’ambito della circoscrizione territoriale di propria competenza, di interessi generali in campo automobilistico, e altresì – ai sensi dell’art. 38 dello Statuto ACI – svolge, nella propria circoscrizione e in armonia con le direttive dell’Ente federante, le attività che rientrano nei fini istituzionali dell’ACI stesso (art.4 Statuto), presidiando sul territorio, a favore della collettività e delle Istituzioni, i molteplici versanti della mobilità.
Tenuto conto dell’omogeneità degli scopi istituzionali, pur essendo Ente autonomo con propri Organi, un proprio patrimonio, un proprio bilancio e proprio personale, è legato all’ACI dal vincolo federativo che si estrinseca attraverso:
- la partecipazione del Presidente dell’ AC all’Assemblea dell’ACI;
- l’approvazione da parte degli Organi dell’ACI sia del bilancio preventivo e del conto consuntivo dell’AC che del Regolamento elettorale;
- il potere dell’Ente federante di definire indirizzi e obiettivi dell’attività dell’intera Federazione;
- le modalità di pianificazione delle attività dell’AC, che prevedono che il Comitato Esecutivo dell’ACI verifichi la coerenza dei programmi/obiettivi definiti annualmente dal Consiglio Direttivo dell’AC con gli indirizzi strategici della Federazione;
- il ruolo di raccordo svolto dal Direttore dell’AC
Nel quadro di questo assetto federativo, l’AC è posto sotto la vigilanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Sono Organi dell’AC: l’Assemblea dei Soci, il Presidente e il Consiglio Direttivo.
Il controllo generale dell’amministrazione è affidato ad un Collegio dei Revisori dei Conti composto da tre revisori effettivi e un supplente.
La struttura organizzativa dell’AC prevede, ai vertici dell’amministrazione, la figura del Direttore dell’Ente.
Il Direttore, ai sensi dello Statuto, è dirigente appartenente ai ruoli organici dell’ACI, ed è nominato dal Segretario Generale dell’ACI, sentito il Presidente dell’AC. Il Direttore assicura la corretta gestione tecnico-amministrativa dell’AC, in coerenza con le disposizioni normative e con gli indirizzi e i programmi definiti dagli Organi dell’ACI in qualità di Federazione degli stessi AC.